Quest’anno scolastico la maestra di italiano di Cecilia ha chiesto e ottenuto il trasferimento (a Monza, prima che qualcuno cominci a pensare chissà che cosa). Risultato: a oggi la classe continua a non avere la maestra. (Purtroppo poi si è anche ammalata la maestra di matematica, quindi i bimbi sono anche spesso smistati). A quanto mi è stato detto, la graduatoria degli aenti diritto è terminata, quindi la dirigente scolastica ora cercherà nelle liste a chiamata diretta: tradotto, persone che probabilmente hanno un’abilitazione ma non hanno vinto il concorso, e soprattutto persone che avranno una supplenza di un anno lasciandoci poi di nuovo nella stessa situazione. Nel frattempo la classe, quando non è smistata, guarda i film alla LIM – almeno glieli mettessero in inglese… – oppure fa disegnini.
Sulla mancanza di persone che abbiano voglia di trasferirsi dal sud a Milano per insegnare ci si può fare poco: tra l’altro, dato lo stipendio di un maestro e il costo della vita a Milano, non posso nemmeno arrabbiarmi troppo. Se però con l’ultimo concorso per la Buona Scuola non fosse stato inserito l’obbligo di selezionare tutte le province italiane, e non solo quelle in cui si sarebbe stati interessati a lavorare, non si sarebbe perso quasi un mese a cercare qualcuno che tanto non sarebbe venuto.
Ultimo aggiornamento: 2018-09-26 16:42
ma io mi chiedo, prima di concedere il trasferimento non sarebbe logico che ci si assicurasse di avere il cambio?
non credo che nella PA funzioni così. L’unica cosa che importa è che tu abbia il diritto di trasferirti e che ci sia posto dall’altra parte.
I cattivi terroni brianzoli che vogliono andare a Monza e lasciano i poveri bauscia metropolitani senza maestre!!!